Gli esami per rilevare alterazioni del normale funzionamento dell’apparato gastroenterico

Il breath test, noto anche come test del respiro, è un esame diagnostico non invasivo che si effettua analizzando l’aria espirata soffiando all’interno di un tubicino. È utile per rilevare alterazioni del normale funzionamento dell’apparato gastroenterico, che possono essere causate, ad esempio, dall’intolleranza al lattosio o dalla presenza del batterio Helicobacter Pilori

Dal mese di giugno, presso il laboratorio di analisi della Casa di Cura Prof. Petrucciani, è possibile sottoporsi a due tipologie di breath test.

Il primo, breath test al lattosio, è utile per diagnosticare il malassorbimento di latte e derivati (come latticini, crema, panna, gelati, burro, ecc.): si esaminano campioni di aria espirata prima e dopo aver ingerito del lattosio disciolto in acqua. L’esame permette di individuare alterazioni del sistema gastroenterico come malassorbimento intestinale e alterazione del transito intestinale, che possono manifestarsi mediante disturbi gastrointestinali caratterizzati da flatulenza, meteorismo, diarrea, distensione e crampi addominali.

Il secondo, l’urea breath test, serve per accertare la presenza di Helicobacter Pilori, un batterio che si trova molto comunemente nello stomaco e che viene difficilmente raggiunto e attaccato dalle cellule del sistema immunitario. Sopravvive nell'ambiente gastrico, che è molto acido, grazie a un enzima, l'ureasi, che fa aumentare il pH circostante. In questo caso, il test del respiro viene effettuato dopo aver somministrato al paziente urea marcata con isotopo al carbonio, in modo da verificare, analizzando l’aria espirata, la presenza di un’infezione causata dal batterio.

Per approfondimenti sui due esami e sulle modalità di preparazione leggi il focus “Breath test: tipologie, indicazioni e preparazione pre-esame”.

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Ultimo aggiornamento: 13 giugno 2022